UROLOGIALunedì 5 giugno Congresso Nazionale SIUrO – Napoli, 20-22 Aprile 2017
“PROSPECT”: uno studio molto atteso e presentato alla XXVII° edizione del Congresso SIUrO. Lo studio confronta i diversi trattamenti per il carcinoma prostatico a rischio basso, medio e alto, con chirurgia, radioterapia e la forma osservazionale, diversa dalla sorveglianza attiva. E’ il primo studio che ha messo a confronto le diverse metodiche evidenziandone le differenze a dieci anni di follow up. In particolare per i pazienti a rischio basso e medio l’efficacia della radioterapia e della chirurgia sono sovrapposte lungo tutta la durata dello studio. Questo conferma inoltre – spiega nel presentare lo studio il prof. Giario Conti, primario di urologia al Sant’Anna di Como e past president di SIUrO – che questo tipo di pazienti può essere valutato anche per tutti gli aspetti personali indipendenti dalla patologia tumorale quali le aspettative, le remore e gli obiettivi di vita ed assistito da un team multidisciplinare. Prof. Giario N. Conti Past President SIUrO
CARDIOLOGIA Martedì 6 giugno «GISE ACTIVITY DATA: learn from the volume data to identify best practices and opportunities for improvement» - GISE THINK HEARTH – Firenze, 20-21 Aprile 2017“Trattamento interventistico del paziente con stenosi aortica: sostenibilità e nuove indicazioni” Il gruppo di lavoro del “Tavolo 2” presieduto da Gennaro Santoro e Giuseppe Tarantini, ha visto la presenza del prof. Alessandro Boccanelli – presidente di “Cuore Italia” e di SICGe Società Italiana di Cardiologia Geriatrica. “L’applicazione su larga scala della sostituzione valvolare aortica transcatetere – spiega Boccanelli – presenta alcuni gap da riempire tra cui il reale impatto epidemiologico della stenosi valvolare, l’incongruenza delle linee guida e la loro applicazione dal rischio detto alto o proibitivo a quello intermedio.” “Il discrimine errato dell’età è ancora soggettivo, individuando in genere al di sopra degli 80 anni la cardiologia interventistica (TAVI) e al di sotto la cardiochirurgia. Al tavolo si è anche discusso dell’impatto economico – conclude il presidente SICGe - che potrebbe avere lo sviluppo dell’uso della tecnologia transcatetere.” Prof. Alessandro Boccanelli Cuore Italia – Pres. SICGe
GINECOLOGIA Mercoledì 7 giugno Fondazione Graziottin: “Il dolore vulvare dalla A alla Z. Dall’infanzia alla menopausa” Milano, 7 Aprile 2017
“Dolore vulvare e dolore vescicale”. Sindrome del dolore vescicale e cistite interstiziale, due identità diverse? O un’unica identità con diverse presentazioni? “Domanda retorica – commenta il dr. Daniele Grassi, Urologo con master in medicina cinese, agopuntura. “Noi urologi ci riferiamo alla sindrome del dolore vescicale quando ci troviamo di fronte a pazienti che riferiscono un aumento della frequenza minzionale con dolore e fastidio nel trattenere il bisogno di urinare. Definiamo invece sindrome della vescica iperattiva quando la paziente dichiara di aver “paura di perdere” l’urina. Ci sono diverse ipotesi riguardo alle cause della sindrome del dolore vescicale (BPS) che comprendono infezioni, infiammazioni, meccanismi autoimmuni, ipossia e meccanismi centrali a carico del SNC. Dr. Daniele Grassi Urologo – Master in medicina cinese, agopuntura
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SPECIALI Giovedì 8 giugnoXXII CONGRESSO NAZIONALE FADOI – Sorrento, 13-16 Maggio 2017 “Pazienti diabetici in Medicina Interna: degenza e dimissione”Il diabete è una malattia in continua crescita. Questo implica che un paziente su quattro in degenza presso i reparti di medica interna siano persone con diabete e con un importante risvolto clinico. “L’outcome di questi pazienti – spiega la d.ssa Maurizia Gambacorta del reparto di Medicina Generale dell’Ospedale Media Valle del Tevere di Pantalla Todi – cambierà secondo l’approccio alla loro patologia di base. Il paziente critico potrebbe aver bisogno di un trattamento insulinico endovenoso, e quindi il medico tutto il personale infermieristico deve conoscere i protocolli per tale trattamento di infusione. Nel caso di un paziente acuto si sospenderà la terapia antidiabetica orale per passare al trattamento insulinico. Il ricovero è inoltre occasione per rivedere tutti gli esami quali l’emoglobina glicata, ed eventuali complicanze legate al diabete. Particolare attenzione – conclude la d.ssa Paola Gnerre, internista presso l’ ASL 2 Savona - S.C. Medicina Interna 2 - va posto al paziente che al ricovero si scopra essere diabetico. A questo “nuovo” diabetico in dimissione andrà strutturata una educazione terapeutica. d.ssa Maurizia Gambacorta UO Medicina Generale – Ospedale Mediavalle del Tevere Todi d.ssa Paola Gnerre ASL 2 Savona - S.C. Medicina Interna 2 SPECIALI
Venerdì 9 giugno 92° CONGRESSO NAZIONALE SIDeMaST - Sorrento, 3-6 Maggio 2017 Novantaduesima edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).
I sintomi più frequenti della dermatite atopica grave nell’adulto sono essenzialmente il prurito e la pelle secca. Sintomi che seguiranno il paziente per tutto l’arco di vita con delle oscillazioni nella loro manifestazione. Il prurito – spiega il dr. Francesco Cusano, primario di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento - può manifestarsi 24 ore su 24, quindi anche durante le ore notturne creando grandi difficoltà nel dormire, agendo negativamente sulla qualità della vita personale e professionale. I pazienti sono quindi persone che “renderanno” poco sul posto di lavoro, con diverse giornate di assenza e quando presenti con scarsa attività. Altri sintomi fastidiosi e dolorosi sono la vescicolazione, l’essudazione con produzione di piccole vesciche a contenuto sieroso, ragadi sempre accompagnate da prurito, infezioni sovrapposte. Dr. Francesco Cusano Primario Dermatologia AO Rummo Benevento
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