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venerdì 30 giugno 2017 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Di seguito l'elenco dei video pubblicati questa settimana su Medline Tv.
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SPECIALI

XXII CONGRESSO NAZIONALE FADOI – Sorrento, 13-16 Maggio 2017
“Corso FADOI-SIAPAV-SIMG: Gestione globale del TEV. L’Ospedale e il territorio”. La terapia della trombosi venosa superficiale e della distale: quale differenza nella terapia rispetto alla TVP ? “Al giorno d’oggi abbiamo metodiche diagnostiche ed esperienze cliniche che ci permettono spiega il dr. Pierpaolo Di Micco, dirigente presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Napoli - di differenziarle in prossimali, distali e superficiali. La pratica clinica e gli studi internazionali ci offrono una terapia standardizzata solo per le Trombosi Venose prossimali. Meno evidenze invece per le distali a cui viene spesso indirizzata una terapia “prossimale” su cui dovranno essere a mio avviso – conclude il dr. Di Micco – effettuati approfondimenti se lecito e avvantaggioso per il paziente.”
Durata ottimale della terapia anticoagulante. Cosa fare dopo la sospensione? “Un concetto nuovo nella definizione di Trombosi Venosa Profonda è la configurazione di malattia cronica grazie alla tendenza alla recidiva – introduce la prof.ssa Adriana Visonà, presidente SIAPAV Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare. La sfida è la gestione delle complicanze più frequenti nei trattamenti anticoagulanti, l’emorragia.” Dr. Pierpaolo Di Micco – Ospedale Fatebenefratelli Napoli Prof.ssa Adriana Visonà - Presidente SIAPAVO CARDIOLOGIA Convegno D-DAY: The event one” – Vrije Universiteit - Amsterdam, 8-10 Giugno
Nell’ambito del convegno dedicato alle dislipidemie il prof. Giovambattista Desideri dell’Università de L’Aquila ha introdotto un recente studio sui “trigliceridi nel determinismo del rischio cardiovascolare”. “Lo studio osservazionale che ha coinvolto circa 170.000 pazienti ha confermato dal mondo reale – spiega il prof. Desideri - che per un paziente avere un valore di trigliceridemia intorno a 100 o 270 comporta un raddoppio di eventi quali ad esempio mortalità per tutte le cause o le ospedalizzazioni per malattie cv o ancora il raddoppio per la depressione della funzione renale.”
“Trigliceridi e genetica” è il tema affrontato dal prof. Marcello Arca (Università La Sapienza Roma). “Lo studio delle basi genetiche dell’ipertrigliceridemia è molto complesso – dice il prof. Arca – a causa del fatto che numerosi sono i fattori che ne controllano le tappe. Ci sono alcune proteine chiave come la LPL (lipoproteina lipasi), un enzima che quando alterato non degrada i trigliceridi nel sangue, e numerosi studi provano che questo porta ad un aumento del rischio cv. Lo studio delle basi è importante per individuare nuovi target terapeutici, individuando nuove proteine che controllano la trigliceridemia ad esempio nella fase post prandiale, ovvero nel momento in cui i livelli possono modificarsi in modo patologico. Prof. Marcello Arca – Università La Sapienza Roma Prof. Giambattista Desideri – Dip. Geriatria - Università L’Aquila

GINECOLOGIA
Fondazione Graziottin: “Il dolore vulvare dalla A alla Z. Dall’infanzia alla menopausa” Milano, 7 Aprile 2017
Un momento spesso trascurato dai medici e viceversa molto importante nella vita delle donne: il periodo post parto. “Come mai si parla ancora oggi, con retaggio antico, di stato interessante per una donna incinta – si chiede la prof.ssa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessualità San Raffaele Resnati di Milano – mentre manca ancora l’attenzione al dopo parto e alla sua vulnerabilità? Pensiamo ad esempio all’anemia, circa 3 milioni di donne ne soffrono abitualmente ed in gravidanza ne soffre una donna su due. Quindi correggere prima del concepimento, durante la gravidanza e in puerperio eventuali carenze con supplementazioni finché la donna allatta evitando così, lo conferma la letteratura - conclude Graziottin - crisi depressive da anemia sideropenica. Prof.ssa Alessandra Graziottin – Dir. Centro Ginec. e Sess. H. S. Raffaele Resnati (Mi)
ENDOCRINOLOGIA
AME Corso Teorico pratico sull’osteoporosi: modificazione dell’osso nel percorso di transizione di soggetti transessuali. Le terapie ormonali nel percorso di transizione hanno lo scopo di far scomparire caratteri sessuali secondari appartenenti al sesso biologico del soggetto a favore dei caratteri del sesso opposto. L’uso di testosterone o viceversa del ciproterone acetato ed estradiolo valerato, hanno avuto l’attenzione di numerosi studi per valutarne gli effetti nell’osso. “Gli studi concordano – spiega la d.ssa Stefania Bonadonna, specialista endocrinologa di Milano – nel paragonare i soggetti prima dell’inizio della terapia allo stesso modo del sesso biologico di nascita. Prima del trattamento notiamo come le femmine che transizionano a maschio hanno un tenore osseo superiore alle femmine biologicamente nate, forse perché praticano in fase prepuberale sport maschili mentre viceversa nel maschio della stessa età molto simile a femmine con androginismo. Altro fattore studiato è l’aumento o la diminuzione della massa grassa e della massa muscolare con effetto atrofico sull’osso. A lungo termine si nota un inspessimento della corticale femorale nei soggetti trattati con testosterone ed una migliore qualità dell’osso nei soggetti maschi trattati con estrogeni. D.ssa Stefania Bonadonna Endocrinologia - Milano 
SPECIALI
92° CONGRESSO NAZIONALE SIDeMaST - Sorrento, 3-6 Maggio 2017 Novantaduesima edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).
“Dermatite atopica grave nell’adulto: la pratica clinica nella “real life” “Negli ultimi anni i casi di dermatite atopica grave hanno subito un notevole incremento, in particolare nel passaggio dalla forma pediatrica a quella adulta” . Lo conferma il prof. Massimo Gola dell’U.O. di Dermatologia dell’Università di Firenze. “Com’è noto la D.A. è una malattia genetica ed il fattore che mi più mi preoccupa – spiega il prof. Gola – è che nell’adulto si presenta in forme molto più severe. Purtroppo le terapie oggi a disposizione, come indicano ancora le linee guida si limitano al cortisone e agli immunosoppressori generali o topici. E’ quindi necessario ribadire di affrontare la malattia con una educazione terapeutica dermocosmetica. Auspico che si possa a breve disporre di nuovi farmaci in corso di sperimentazione che intervengano soprattutto sul prurito, fattore di grande disagio nell’adulto, con trattamenti settimanali di grande praticità”. Dr. Francesco Cusano Primario Dermatologia AO Rummo Benevento

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