UROLOGIALunedì 13 febbraio Convegno “Around the prostate” - Milano, 27-28 Ottobre
“Il green laser nel trattamento della prostata” Il green laser, fra le tecniche più innovative nel trattamento della prostata, offre molteplici vantaggi: la facilità di apprendimento, l’applicabilità a prostate di piccole e/o grandi dimensioni, il possibile utilizzo sia in caso di vaporizzazione semplice, sia di vaporizzazione anatomica ma anche di enucleazione. Indicata soprattutto in pazienti con predisposizione al sanguinamento, spiega il dr. Giovanni Ferrari – Responsabile dell’Urologia dell’Hesperia Hospital di Modena –la tecnica si pone provocatoriamente come alternativa alla tradizionale resezione prostatica, oggi ‘gold standard’ per la rimozione degli adenomi prostatici. I risultati di efficacia del green laser sono stati attestati anche da diversi lavori scientifici italiani e internazionali. Dr. Giovanni Ferrari – Responsabile Urologia,Hesperia Hospital, Modena
CARDIOLOGIA Martedì 14 febbraio Congresso Nazionale SIAPAV – Bologna, 24-26 Novembre 2016
“Associazione tra albuminuria e spessore medio intimale carotideo in pazienti con diabete mellito di tipo 2” La dr.ssa Ngo Vo Hong - Medico Specializzando di Medicina Interna presso il Policlinico Umberto I di Roma – illustra i risultati di uno studio che ha comparato la microalbuminuria e lo spessore medio intimale carotideo in pazienti con diabete mellito di tipo 2. Nato con lo scopo di valutare una possibile relazione fra i due parametri enunciati e lo sviluppo di eventi cardiovascolari, lo studio ha evidenziato che la micro o macro albuninuria si associa sia uno spessore medio intimale carotideo aumentato, indicativo di un possibile danno microvascolare, ma anche a un eventuale rischio ‘predittivo’ per complicanze macrovascolari nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. Dr.ssa Ngo Vo Hong - Medico Specializzando di Medicina Interna, Policlinico Umberto I, Roma
GINECOLOGIA Mercoledì 15 febbraio Convegno “Fondazione A. Graziottin”: “Aggiornamento sulla diagnosi e il trattamento della patologia benigna della mammella” – Milano, 2 dicembre 2016
“Patologie benigne della mammella. Contraccezione orali ormonali: pericolo per la paziente? ” In presenza della diffusa patologia benigna della mammella da parte di molte donne si ha la paura che la prescrizione di una contraccezione ormonale possa influire negativamente e sia ulteriore fattore di rischio. Il professor Piero Sismondi – emerito del dipartimento di ginecologia oncologia dell’Università di Torino – conferma che numerosi studi escludono tale rischio ed anzi che squilibri della funzione spontanea dell’ovaio traggono vantaggio dal fatto che la pillola instaura un clima ormonale più stabile. Patologie come fibroadenoma, mastalgia ciclica con contraccezione ormonale in corso possono avere un miglioramento dei sintomi. Attenzione però ai rari casi di biopsie con presenza di cellule non solo da iperplasia ma anche atipia, dove è necessaria assoluta prudenza alla somministrazione di contraccezione orale. E in menopausa la terapia ormonale sostitutiva… Prof. Piero Sismondi - Prof. Emerito Gine - Oncologia Uni Torino
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ENDOCRINOLOGIA-DIABETOLOGIA Giovedì 16 febbraioXV Congresso Nazionale AME Associazione Medici Endocrinologi, Roma 10-13 novembre 2016
“Holter glicemico: caratteristiche, indicazioni, take home messagge” Il monitoraggio glicemico in continuo in ambito diabetologico sta avendo sempre più un ruolo vitale sia per i pazienti con diabete di tipo 1 che di tipo 2. Il monitoraggio continuo rispetto all’autocontrollo – spiega la d.ssa Olga Disoteo, consigliere AME e dirigente medico per ASST Niguarda di Milano, fornisce indicazioni sull’andamento glicemico sconosciute fino all’impego della metodica. Tra queste: informazioni ormonali, sulle abitudini di vita e profilo glicemico dei pazienti, conferme sulle terapie insuliniche. Particolarmente utile per pazienti con glicata elevata, frequenti episodi ipoglicemici e che conducono una vita particolarmente attiva. D.ssa Olga Disoteo - Consigliere AME - Diabetologia Niguarda Mi
ONCOLOGIA
Venerdì 17 febbraio RSG - Congresso Nazionale di Chirurgia Radioguidata – Milano, 1-2 Dicembre
“Il linfonodo sentinella nel melanoma della testa e collo” Il melanoma cutaneo del distretto della “testa & collo” prevede per una accuratezza diagnostica l’esecuzione del linfonodo sentinella, la cui positività o negatività determinerà la scelta terapeutica. L’esame, precisa il dr. Roberto Patuzzo - Dirigente Medico, Istituto Nazionale Tumori - richiede elevata competenza da parte del chirurgo, per la difficoltà della sede anatomica, e la stretta collaborazione con il medico nucleare per l’identificazione del corretto linfonodo sentinella. La procedura va attuata in presenza di fattori di rischio del primitivo, di spessore di Breslow >1 o <1 se esistono fattori prognostici negativi, quali mitosi e ulcerazioni, e soprattutto con un esame linfoscintigrafico che permette di discriminare diagnosi e approccio chirurgico. Dr. Roberto Patuzzo - Dirigente Medico, Istituto Nazionale Tumori
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