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venerdì 7 luglio 2017 |
Buongiorno dalla redazione di Medlinetv, la TV via internet dedicata ai medici specialisti. Di seguito l'elenco dei video pubblicati questa settimana su Medline Tv.
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SPECIALI

XXII CONGRESSO NAZIONALE FADOI – Sorrento, 13-16 Maggio 2017
Presentati a Sorrento i risultati della collaborazione FADOI-SIMG per l’individuazione, strutturazione e validazione di uno score diagnostico per la prevenzione della malattia tromboembolica in pazienti non ospedalizzati. “Grazie al database – spiega il dr. Francesco Lapi, Direttore HealthSearch di SIMG – sono stati analizzati i dati di una popolazione potenzialmente assistibile di circa 1,5 milione di persone validata ISTAT. Al “baseline” sono stati inseriti fattori di rischio noti a lungo termine per l’insorgenza di TEV, tra cui diabete e stroke, e fattori a breve termine, nel mese antecedente all’insorgenza di malattia. I risultati hanno identificato un rischio predetto con uno score ad elevata accuratezza con capacità discriminante di quasi il 90%, una varianza spiegata di quasi il 50% ed un rapporto predetti-osservati che raggiunge, nel basso rischio, una sovrastima del 30%. (…) Dr. Francesco Lapi – Direttore HealthSearch SIMG CARDIOLOGIA Convegno D-DAY: The event one” – Vrije Universiteit - Amsterdam, 8-10 Giugno
Alle giornate internazionali di Amsterdam il prof. Gaetano M. De Ferrari del Policlinico San Matteo di Pavia - commenta lo Studio IMPROVE-IT sulla Sindrome Coronarica Acuta che ha confrontato ezetimibe in associazione con simvastatina, ed ezetimibe solo, rispetto al placebo. Nella terapia standard con simvastatina si è raggiunto un livello di colesterolo inferiore ai 70 mg/dl , ovvero quanto definito dalle linee guida internazionali per i pazienti a rischio molto alto. Con l’associazione di ezetimibe si è ottenuto una riduzione del 24% fino a 54 mg/dl fortemente al di sotto dei livelli consigliati come obiettivo di trattamento. Un altro passaggio importante sul tema il prof. De Ferrari anticipando i dati italiani dello studio osservazionale europeo DYSIS II su circa 700 pazienti in prevenzione secondaria in cura in centri ospedalieri di riferimento. Pazienti in media a 18 mesi da SCA o rivascolarizzazione miocardica hanno una percentuale di raggiungimento dell’obiettivo di 70 mg/dl in 36 pazienti su 100 e 24 pazienti su 100 sono al di sopra dei 100 mg/dl dimostrando che c’è ancora mota strada da fare per portare i malati al target ottimale. In questo gruppo di pazienti solo il 9% non assume statine (intolleranti?) ed il 13% assume simvastatina o torvastatina associata con ezetimibe. Vi è quindi – conclude De Ferrari - ampio potenziale per l’ingresso di farmaco che inibisca l’assorbimento di colesterolo, per aumentare la percentuale di pazienti a target.”
Il prof. Roberto Pontremoli affronta il tema delle strategie per la riduzione del rischio c.v. nei pazienti diabetici: focus sul trattamento della dislipidemia. L’utilizzo delle statine, farmaci ampiamente utilizzati anche in questa categoria i pazienti, purtroppo non raggiunge il target in più del 50% dei casi. Dal punto di vista fisiopatologico, oltre che epidemiologico, i pazienti diabetici trattati con ezetimibe e statina, trovano un eccezionale beneficio in quanto iperassorbitori, caratteristica clinica che permette di assorbire a livello intestinale una quota di colesterolo. Un’altra categoria di pazienti sono quelli affetti da insufficienza renale cronica. “Fino a poco tempo fa – spiega il prof. Pontremoli – esisteva un vero e proprio paradosso in quanto i soggetti a insufficienza renale cronica, pur essendo ad alto rischio, sembravano non giovarsi di un trattamento sistematico di una terapia ipolipemizzante. Tendenza poi invertita dopo la pubblicazione dello studio SHARP che ha dimostrato come i pazienti con valori di LDL normali trattati con l’associazione eze-simva, hanno ridotto gli eventi aterosclerotici.

GINECOLOGIA
Fondazione Graziottin: “Il dolore vulvare dalla A alla Z. Dall’infanzia alla menopausa” Milano, 7 Aprile 2017
“Terapia antalgica infiltrativa nel dolore vulvare”
“Il trattamento con infiltrazioni e blocchi nervosi antalgici nelle patologie dolorose non maligne pelvico-perineali si basa su riscontri empirici di una lunga esperienza clinica e sono corroborati sul piano teorico da recenti acquisizioni nel campo delle neuroscienze.” Lo spiega il prof. Ezio Vincenzi, Direttore emerito del Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale Civile di Dolo (Ve). “L’elevato indice di successo di un approccio mini-invasivo infiltrativo nei casi non responsivi alle comuni terapie mediche non-invasive, trae le sue basi da una visione strategica che implica il ricorso ad una nuova filosofia fisiopatologica e terapeutica, alla luce dei processi di neuroplasticità neuronale periferica e centrale.” Prof. Ezio Vincenti – Direttore emerito Dip. Chirugia Ospedale Civile Dolo (Ve)
ONCOLOGIA
ONCOLOGIA IEO L’Istituto Europeo di Oncologia presenta l’attività e i programmi della nuova area di Genomica Clinica, all’avanguardia internazionale nella Medicina di Precisione. Si parte dalla salute delle donne: test genetici innovativi per i tumori del seno e dell’ovaio, per mappare il rischio genetico delle pazienti e i loro familiari e per pianificare percorsi di prevenzione e di cura più efficaci. Ne parla il Dr. Roberto Orecchia, Direttore Scientifico dello IEO Istituto Europeo di Oncologia: “La piattaforma è stata realizzata completamente in ”house” dai nostri ricercatori, nell’obiettivo di unificare e trasferire il più rapidamente possibile i risultati ad elementi di diagnosi e cura alle pazienti.” Questa novità si aggiunge ad un programma scientifico di altissimo livello che nel 2016 ha prodotto oltre 450 articoli sulle più importanti riviste internazionali ed il raggiungimento di oltre 3.150 punti di impact factor. Dr. Roberto Orecchia - Direttore Scientifico IEO 
SPECIALI
92° CONGRESSO NAZIONALE SIDeMaST - Sorrento, 3-6 Maggio 2017 Novantaduesima edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).
“Dermatite atopica grave nell’adulto: la pratica clinica nella “real life” I pazienti adulti con dermatite atopica sono in numero inferiore rispetto all’età adolescenziale. Purtroppo però spesso si manifesta in modo più severo - conferma la prof.ssa Maria Concetta Fargnoli del dipartimento di dermatologia e venereologia dell’Università dell’Aquila. A questa età diventa un grande problema relazionale in quanto la malattia si manifesta sulle parti più esposte del corpo, come viso e collo. Il bisogno del clinico è oggi avere a disposizione una terapia che possa essere efficace nel lungo periodo, infatti quelle attuali, quali le immunosoppressive, non possono essere utilizzate per lungo tempo in quanto possono produrre eventi avversi di tipo cumulativo.

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