Prima conferenza di consenso sul Patient Engagement: gli obiettivi e il processo” – Milano, 12-13 giugno 2017.

D.ssa Guendalina Graffigna
Università Cattolica Milano
Guendalina Graffigna cover
I pazienti poco coinvolti nel processo di cura rischiano 10 volte di più di incorrere in ricadute e/o aggravamenti rispetto a pazienti con alto Engagement. Inoltre, i pazienti con bassi livelli di Engagement riportano in 9 casi su 10 sintomi ansioso-depressivi. E’ una delle evidenze emerse dagli studi condotti dal neo nato centro di ricerca EngageMinds Hub coordinato dalla d.ssa Guendalina Graffigna dell’Università Cattolica di Milano su un campione di 1389 pazienti cronici italiani. 
Il paziente come “attore protagonista” del sistema di cura è la sfida del futuro per il Patient Engagement, ossia il processo che promuove la centralità e la partecipazione della persona nel proprio percorso socio-sanitario, valorizzandone le scelte consapevoli, le priorità assistenziali, il contesto di vita familiare. 
Per la prima volta, a livello internazionale, Milano ha ospitato il 12 e 13 giugno la Prima Conferenza di Consenso per il Patient Engagement in ambito clinico-assistenziale per le malattie croniche, promossa dall’Università Cattolica in collaborazione con la DG Welfare di Regione Lombardia e sotto la supervisione metodologica dell’istituto Superiore di Sanità.